CONSIGLI SICUREZZA
Viaggiare in gruppo ed in sicurezza
Quelques conseils pour rouler en groupe en toute sécurité
Questo articolo è tratto dalla guida « 96 viaggi in moto » (« 96 virées à Moto »),
edito da Michelin e disponibile nella boutique Michelin
Anche per due sole moto che viaggiano tranquillamente, bisogna adattare uno stile di guida ed una distanza adatta per avere una buona visibilità come se si stesse guidando da soli e per poter frenare in caso di emergenza senza ostacolare la moto che segue o che precede.
GODETEVI LA STRADA
La migliore formazione in gruppo è quella sfalsata (chiamata anche “a scacchiera”). Ogni moto è spostata lateralmente rispetto a quella che precede. Combinato con la giusta distanza di sicurezza tra ogni moto, modulata in funzione del tipo di strada e velocità, ogni ostacolo può essere schivato senza rischiare collisioni, avendo al tempo stesso abbastanza spazio da vedere e fermarsi se necessario.
La distanza che mantenete davanti a voi – lo spazio necessario per potervi fermare completamente senza deviare la vostra traiettoria e senza colpire l’ostacolo – deve essere calcolata (due secondi) in funzione della moto che precede immediatamente.
Questa formazione può essere applicata solo su strade sufficientemente larghe. Su piccole strade piene di curve, è consigliato viaggiare su singole file, con distanze di sicurezza maggiori.
A meno che non sia un gruppo esperto capace di mantenere la formazione sfalsata in curva, è consigliabile affrontare ogni curva in fila indiana e ritornare in formazione a scacchiera dopo la curva.
FATE ATTENZIONE AGLI ALTRI
Segnalate in modo chiaro agli altri motociclisti cosa avete intenzione di fare, soprattutto se volete cambiare posizione o direzione. Usate le frecce, controllate gli angoli morti. Effettuate tutte le vostre manovre dolcemente, considerando la possibilità di ritornare sulla vostra decisione, se necessario.
Viaggiare in gruppo non autorizza a occupare più spazio di quanto se ne occupa singolarmente, anzi tutto il contrario. Non bisogna fare la stessa manovra del motociclista che vi precede in modo automatico. L’ambiente intorno ad una moto cambia rapidamente. Mantenetevi concentrati in funzione del vostro mezzo e di quanto avete intenzione di fare.
Bisogna considerare anche che in un gruppo le moto non vanno tutte alla stessa velocità contemporaneamente. A causa della distanza di sicurezza e dei tempi di reazione, un gruppo di moto avanza secondo il principio dell’elastico. Quando i primo accelera, l’ultimo accelera un po’ più tardi. Quindi, avrà bisogno di più gas per recuperare. Inoltre, dovrà frenare in modo più deciso se il gruppo rallenta. Più il gruppo è grande, maggiori sono le differenze.
Per un gruppo con più di 5 moto, la testa del gruppo dovrà adottare uno stile di guida più fluido, senza grosse accelerazioni né frenate improvvise, per ridurre questo effetto “ad elastico”. All’entrata in un centro urbano, per esempio, è necessario rallentare appena è in vista il cartello per entrare in città ben raggruppati e nel rispetto dei limiti. All’uscita dal paese, accelerare dolcemente dopo che il cartello di uscita è stato superato (e che non si vede più), una volta che tutto il gruppo è uscito dal centro urbano.
Qualunque sia la dimensione del vostro gruppo (anche se solo 2 o 3 moto), è essenziale guardare spesso negli specchietti retrovisori per assicurarsi che la moto che segue sia ancora dietro di voi. Si deve essere in grado anche di controllare entrambe le moto che seguono, quella nella parte posteriore sinistra e l’altra a destra.
E’ regola comune che nessuno cambi posizione e che ciascuno riprenda esattamente la sua posizione dopo una sosta e/o eventuali momenti di svago. Questo vale soprattutto per i gruppi grandi e in caso di presenza di principianti e si deve concordare prima di partire.
IL PIÙ LENTO DA IL PASSO
Un altro pericolo per le gite di gruppi numerosi è la diversità di ritmi che ognuno si aspetta. Qualunque sia l’esperienza e la competenza di motociclisti presenti, è importante prima di tutto mettersi d’accordo prima della partenza. Se non c’è accordo, è meglio essere divisi in diversi gruppi che rischiare di perdere una moto o costringere altri a viaggiare oltre le proprie possibilità.
Per motivi di omogeneità, i più rapidi si adatteranno al ritmo del più lento. Chi guida la moto meno potente, chi ha meno esperienza o che porta i bagagli per tutti, deve sempre restare in seconda posizione.
SAPERSI METTERE IN FORMAZIONE
Si consiglia di organizzarsi prima di partire, identificando in modo chiaro chi avrà il compito di controllare il movimento della colonna: una moto che apra il gruppo ed una che chiuda la fila. Chi apre la strada, noto anche come leader o capo fila, deve essere il più esperto del gruppo, in grado di seguire il percorso, indicarlo a chi segue, di controllare il traffico, l’ambiente circostante e le moto che seguono.
Deve anche gestire le fermate del gruppo in posti abbastanza grandi e protetti, senza disturbare gli altri utenti, senza alcun rischio per nessuno. Il ruolo dell’ultimo della fila è importante quanto quello di chi apre e richiede la stessa – o più – esperienza e la capacità di controllare, oltre che di saper viaggiare veloce e frenare forte per l’effetto elastico. Regola: nessuno dovrebbe mai essere dietro di lui!
Idealmente, chi apre deve poter vedere chi chiude la fila, almeno di tanto in tanto per assicurarsi che tutti seguono regolarmente. Si raccomanda pertanto che tutti indossino una giacca fluorescente o un segno distintivo di riconoscersi facilmente.
In ogni caso, bisogna concordare insieme e prima di partire tutti i dettagli del viaggio, assicurandosi che tutti i componenti del gruppo abbiano ascoltato e compreso.
Buon viaggio !
Agostino
riusciremo a farlo capire ai soci???
Si president…… ogni tanto ricordarlo al gruppo prima della partenza i consigli della sicurezza fa bene specialmente quei nuovi o quelli che partecipano poco alle gite!!
Ci dobbiamo impegnare un pò di più tutti , vedo spesso che si creano dei buchi ingiustificati in mezzo al gruppo.. questo porta qualche disagio , con il rischio anche di perdersi in qualche bivio.. e sempre legato ai bivi chi fa strada possibilmente in previsione del bivio deve rallentare parecchio per far si che il gruppo si compatti in caso si sia creato un buco..
, credo siamo migliorati un po’ sull’aspetto che si tenga d’occhio quello dietro e si rallenta o ci si ferma se necessario .
Condivido chiaramente anche le altre varie regole descritte…
Ciao
Grande Ago, questa si che è organizzazione. Fto. Il prox socio
Roberto Tuninetti